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Gay & Bisex

Il Venditore Ambulante 3 -Buongiorno bagnato- XII


di Soundserio
18.04.2016    |    4.743    |    3 9.8
"Non vedevo l’ora di assaggiarlo tutto..."
Quella sera la trascorremmo insieme a casa come due fidanzati, cucinai una gradevolissima cena accompagnata da del vino rosso e facemmo del buon sesso per l’intera notte. Non poteva correre il rischio di farsi trovare in città, era qui in incognita. La mattina dopo ci svegliammo intorno alle dieci, la luce del sole penetrava dalle fessure della serranda, faceva già caldo. Svegliai Edoardo con piccoli bacetti sulle labbra finché non aprì gli occhi e ricambiò i baci a stampo con un sorriso –“Buongiorno, dormito bene?”- domandai carezzandogli la barba –“Uuhm si”- rispose stiracchiandosi –“Che ore sono?”- , -“Le dieci e sette”- , -“Cavoli è tardino, alle dodici devo partire”- , -“Forza, in piedi vecchietto. Preparo il caffè”-. Scendendo dal letto sollevai la tapparella e lasciai tutti quei muscoli sotto le lenzuola bianche andando a preparare un vassoio con caffè, brioche e succo d’arancia. Quando tornai nella stanza trovai Edoardo poggiato sulla spalliera con la schiena sul cuscino lasciando intravedere il petto semi coperto. Che splendore vedere quel corpo muscoloso e villoso quasi nudo –“Cosi mi vizi”- disse vedendomi poggiare il vassoio sul letto -“Non prendere l’abitudine però”- replicai sorridendo –“Va bene, ma amo essere viziato”- aggiunse prendendo gli occhiali da vista a lenti rotonde dal comodino e portandoli al viso. –“Buono!”- disse mordendo il croissant –“Comprati al bar sotto casa, il barista sottobanco mi vende sempre le paste surgelate”- . Durante la colazione il suo telefono squillò più volte –“E’ mia moglie”- disse mettendo muto senza rispondere –“Tranquillo, io vado sotto la doccia, chiama pure. Ti aspetto, non tardare però”- e lo baciai a stampo lasciando la stanza. Prima di infilarmi in doccia ricevetti una chiamata –“Pronto?”- era l’anziana proprietaria –“Ah buongiorno signora Domenica. Si, mi dica pure”- , -“Ho trovato un presunto acquirente, dovrei mostrare l’appartamento”- , -“Certo signora, mi faccia sapere con un po’ di anticipo cosi le faccio trovare la casa in ordine”- , -“La ringrazio molto Gabriele, sa lei è proprio un ragazzo d’oro.. e comunque non si preoccupi, se la vendita va in porto ho già stabilito quattro mesi di tempo prima di consegnarla, perciò avrà tutto il tempo che vuole per svuotarla e cercarne una nuova”- , -“La ringrazio molto Signora Domenica”- salutai e chiusi la chiamata. Sin da subito feci una bella impressione all’anziana signora, ci trovammo subito in sintonia, soprattutto quando notò che ero puntuale nei pagamenti mensili, mica scema, come potevo starle antipatico. Senza pensarci troppo sfilai via lo slip e aprii l’acqua calda cercando di trovare la giusta temperatura tiepida e mi infilai dentro il box. Cominciai a bagnarmi bene i capelli e insaponarmi, avevo già una semi erezione, sapere che da li a poco sarebbe arrivato anche il montone mi eccitò. Sciacquavo il corpo quando Edoardo fece ingresso in bagno. Completamente nudo e scalzo portava legato in vita un asciugamano bianco, sorrise e poggiò gli occhiali accanto allo specchio del lavandino. Il brizzolato spettinato gli donava e quei peli neri che sormontavano i pettorali gonfio mi facevano impazzire. Presi alla mano il flacone del bagnoschiuma e aprendolo feci colora sul corpo un po’ di liquido denso e bianco. Lo poggiai al suo posto e iniziai a cospargermi sensualmente l’intero corpo bagnato sotto gli occhi verdi del maschio che avevo davanti. Mi voltai di spalle inclinando la schiena e poggiai le chiappe insaponate sul vetro muovendole sensualmente. Il montone apprezzò talmente tanto il gesto che fece cadere l’asciugamano legato in vita a terra sfoggiando la sua arma grossa e tagliente pronta all’uso. La sua mano destra impugnò al contrario il manico e, godendosi la vista, cominciò a scappellarlo. Ero eccitatissimo, alle mie spalle c’era un vero toro da monta dai pettorali e addominali scolpiti ricoperti di pelo nero, gambe e glutei solidi e allenati con un quarantatré di piede. Lento superò l’asciugamano a terra e si accostò al vetro del box poggiandolo contro, le mie chiappe cominciarono a sbattere contro simulando la penetrazione. Non vedevo l’ora di assaggiarlo tutto. Aprì una fessura nel box e senza dire una parola lasciò sbucare dentro il suo enorme cazzo duro che acchiappai di spalle con una mano iniziando a segarlo. Voltandomi mi inginocchiai sotto l’acqua e diedi inizio a una meravigliosa pompa. Il glande sapeva ancora di sborra della notte prima –“Mmmmm”- mugolai risucchiandolo tutto sino alla base. La sua testa si inclinò indietro in segno di godimento e le mie labbra proseguirono ad accoglierlo per intero e inumidirlo tutto di saliva. Edoardo aprì completamente lo scorrevole ed entrò all’interno del box. Mi alzai e cominciammo a baciarci con passione sotto l’acqua calda che accarezzava i nostri corpi nudi. Presi lo shampoo e insaponai i capelli, la barba e il viso tra un bacio e l’altro, lui ricambiava insaponandomi ancora. Cominciai a spalmare il bagnoschiuma lungo i muscoli fino a scendere verso le gambe e risalire sul magnifico uccello che subito presi tra le mani insaponandolo e segandolo bene. Prima di risalire in alto diedi una bella ciucciata a quel gusto. Ci baciammo ancora con ardore e posizionandomi faccia a muro fece scivolare le dita insaponate lungo la schiena bagnata. Arrivò tra le chiappe e cominciò a massaggiare e stuzzicare il buchetto. Era arrapatissimo, io lo ero ancor più. La presenza dentro di me di quelle due dita iniziò a farmi scaldare per davvero, tanto da accompagnare i movimenti sditalinanti con il culetto –“Ti voglio”- sussurrai. Si posizionò dietro e cominciò a far sentire la consistenza dell’arma sbattendola sui glutei prima di farla dolcemente affondare tra le chiappe –“Mmmmmh”- ansimai sentendolo entrare. Portò le mani sulle mie spalle e cominciò a penetrarmi lentamente. Oramai conoscevo ogni centimetro di quella mazza e ogni volta che la prendevo tutta era sempre una grande emozione sentirla prendere ritmo mentre entrava e usciva regalandomi forti scosse di piacere –“Siiii”- ansimava a bassa voce il toro. Il ritmo prese finalmente velocità e lo sbattimento anale mi fece estasiare. Sentivo le palle contro le natiche che cercavano di farsi spazio anche loro dentro –“Sii sii sii”- ansimavamo a turno completamente eccitati e goduriosi. L’acqua proseguiva a colare sopra i nostri corpi nudi e caldi che si intrecciavano con forte intensità. Il rumore delle palle contro la mia pelle iniziò a farsi talmente rumoroso da coprire il getto d’acqua –“Non fermarti”- supplicai desiderandolo sempre più –“Ancora ancora”- portai una mano dietro sulla sua coscia spingendolo contro me –“Sono tuo”-. Edoardo ansimava e godeva silenziosamente. Era molto eccitante vedere il suo volto cosi estasiato ed arrapato. Si fermò qualche istante mi tirò a se e cominciò a baciarmi con quella lingua enorme che amavo sentire su tutto il corpo –“Sei fantastico”- sussurrò alle orecchie. Mi voltai sfilandomi l’uccello, lo baciai e tornai in ginocchio a succhiarlo –“Aaah aaahh mi fai impazzire cosi”- finalmente iniziò a disinibirsi –“Aaah aaah”- era quello che volevo, farlo impazzire e soddisfare come mai nessuno prima d’ora l’aveva mai fatto. Chiuse l’acqua e allungò la mano per afferrare un asciugamano, chiuse la tazza del water, poggiò sopra il telo e si sedette sopra prendendomi a cavalcioni. Amavo farmi penetrare guardandolo dritto negli occhi. Feci scomparire tra i glutei tutta la mazza sedendomi sopra –“Aaaaahhh sssiiii”- emisi di piacere sentendola tutta dentro e iniziando a muovermi –“Prendimi tutto”-. Iniziai a muovere il bacino come se fossi a cavallo –“Ssii siii”- godevo guardandolo dritto negli occhi –“Ti piace cosi?”- domandò –“Si, si non fermarti”-. Portò una mano sul mio cazzo, che sbatteva sulla pancia, e cominciò a segarmelo con ritmo –“Aaaah si fammi godere”- dissi inclinando la testa indietro mantenendomi stretto alle sue spalle. Lo sbattimento divenne forte spingendo da sotto e segandomi contemporaneamente, stavo per esplodere –“Sii siii siiii”- proseguivo a godere –“Non fermarti non fermarti”- ormai quasi all’apice del piacere –“Aaaah aaahh aaahh ahhh”- sborrai forte contro il suo petto. Mi tirò su baciandomi e proseguendo a trapanarmi non mollò il mio cazzo –“Dove vuoi che vengo?”- domandò con viso piegato dal godimento –“Dove desideri”- risposi –“In culo?”- , -“Si sborrami in culo”- , -“Siii”- , -“Aaaaahhh aaaahhh”- sborrò dentro le chiappe –“Siiii”-. Ci baciammo con molta passione per lunghi istanti. Prima di sciogliere i nostri corpi avvinghiati ci sorridemmo e baciammo a stampo, tornammo sotto la doccia per sciacquarci e andammo via dritti in stanza a rivestirci. –“E’ stato bello trascorrere la notte con te”- disse sistemandosi la cravatta allo specchio –“Lo è stato anche per me”- risposi abbracciandolo da dietro –“Ora è meglio che vada, si è fatto tardi”-. Lo accompagnai alla porta e prima di farlo uscire ci baciammo ancora una volta.
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